"La nostra possiamo dire che è
una macchina diesel che ha un avvio lento ma poi marcia spedita.
Adesso siamo impegnati per fare meglio rispetto alla fase
iniziale". Così il Commissario ad Acta per la sanità in
Calabria, Guido Longo, sullo stato dell'arte della campagna
vaccinale all'indomani dall'approvazione del documento che
traccia la "road map" e che è stato inviato al ministro della
Salute Roberto Speranza. Dopo l'arrivo ieri di ulteriori oltre
13 mila dosi, la Calabria che si era posizionata al quart'ultimo
posto (49,9%) nella graduatoria nazionale della prima fase di
immunizzazione, è ridiscesa, giocoforza, in coda con uno scarno
34,8%. In base ai nuovi dati allo stato i vaccinati sono 13.682
di cui 12.030 operatori sanitari e socio sanitari, 1.588 tra
personale non sanitario e 63 ospiti di strutture residenziali.
Di questi soggetti 6.853 sono donne e 6.828 uomini.
I nuovi contagi riscontrati nelle ultime 24 ore sono 283
positivi (+34) con un numero maggiore di tamponi 3.445. C'è un
nuovo decesso e crescono i ricoverati sia in area medica (+9 a
284) che in terapia intensiva (+3 a 25).
A Mormanno, in vista del ritorno in classe, partirà il 15
gennaio per concludersi il giorno seguente, uno screening su
base volontaria a tappeto con il coinvolgimento di tutta la
popolazione scolastica e del personale docente e non docente.
L'Aned, l'associazione che riunisce le persone dializzate,
lancia l'allarme sulla gestione dei pazienti che hanno bisogno
di questo genere di assistenza. "Per ignavia dei governanti -
lamentano i responsabili - assistiamo a focolai d'infezione
evitabili in alcuni centri dialisi, Vibo Valentia e Taurianova
su tutti, causa assenza di percorsi protetti seppure deliberati
dal Dipartimento Tutela della Salute e per inesistente
prevenzione delle aziende sanitarie".
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