Non accenna a flettere la curva
dei positivi in Calabria. Dopo i 226 casi di
ieri - dovuti al minor numero di tamponi del fine settimana e
comunque con un rapporto tamponi-positivi dell'11,97% - nelle
ultime 24 ore ne sono stati individuati 577, ai livelli della
settimana scorsa, con 4.086 tamponi e un rapporto del 14,12%. E
anche oggi si registrano vittime, 4, che portano il totale a
910. Stabili i ricoveri in area medica (471 ma con un tasso di
occupazione del 50%) mentre crescono di 3 quelli in terapia
intensiva (43 con un tasso del 28%, +2%, 2 punti sotto la soglia
di saturazione). Numeri che fanno crescere i dubbi di chi non si
spiega il passaggio della Calabria dalla zona rossa a quella
arancione, quale il deputato di Alternativa c'è Francesco Sapia,
che ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute per
chiedere "sulla base di quali elementi ha ordinato il passaggio"
di zona.
La situazione degli ospedali è stata al centro della riunione
dell'Unità di crisi al termine della quale il presidente ff
della Regione Nino Spirlì ha annunciato l'individuazione di tre
centri per aumentare la disponibilità dei posti letto: il
presidio di Rogliano come centro ospedaliero per il nord della
Calabria, la struttura sanitaria 'Villa Bianca' di Catanzaro
nell'area centrale, anche con il supporto dei responsabili del
Mater Domini e della Protezione civile, e l'ospedale di Gioia
Tauro per la parte sud". Discusso anche delle assunzioni del
personale medico in tutta la regione.
Intanto, anche oggi, così come accade da giorni, il più alto
numero di positivi (234) si è registrato in provincia di
Cosenza. Una situazione che ha spinto gli infermieri
dell'ospedale Annunziata del capoluogo a denunciare un lavoro
"senza sosta, costretti a turni massacranti, senza i giusti
riposi, per sopperire all'assenza di personale", il mancato
pagamento degli straordinari da 5 mesi e la mancata
corresponsione dell'indennità Covid. Situazione che ha spinto il
sindaco Mario Occhiuto ad annunciare per sabato un sit-in
davanti al Pronto soccorso al quale invitato tutti i sindaci
della provincia parlando di una "inaccettabile assenza di
decisionismo del vertice dell'azienda ospedaliera".
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