Ancora costretta a
protestare. Ancora costretta a reclamare i suoi diritti. Angela
Villani, diventata a Reggio Calabria il simbolo dei diritti dei
bambini autistici, cui l'Asp nega i contributi per le cure
necessarie nonostante una ordinanza del Tribunale al quale la
donna si è rivolta lo scorso anno, è tornata in piazza. Insieme
a lei altri genitori con bambini affetti da autismo, costretti
da anni a pagare in prima persona le cure riabilitative in
strutture private, che l'Asp 5 di Reggio Calabria si rifiuta di
rimborsare. Oggi il sit-in di protesta di genitori, famiglie,
davanti la sede dell'Asp reggina, per reclamare il diritto di
avere cure per i loro figli.
"Siamo mortificati da anni, umiliati dalle istituzioni - ha
detto Angela - . Non esistono strutture pubbliche per questo
tipo di cure, per questo siamo costretti a rivolgerci a centri
privati, pagando di tasca nostra le cure. Ma non ce la facciamo
più ad andare avanti. Non ci muoveremo da qui fin quando non
otterremo risposte. Non vogliamo pacche sulle spalle.
Pretendiamo il rispetto di un'ordinanza del Tribunale e di una
deliberazione firmata dal precedente Commissario Antonio Bray,
che la nuova Commissione non riconosce".
Grazie alla mediazione delle forze dell'ordine, una
delegazione è stata ricevuta negli uffici dell'Asp, dove è stato
concordato un appuntamento con il Commissario Gianluigi
Scaffidi. L'incontro è fissato per martedì 4 maggio alle ore 10.
"Saremo ancora qui tutti quanti - ha annunciato Angela Villani -
per reclamare e ottenere i nostri diritti".
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