Alla vigilia della 'festa della
mamma', Save the Children lancia per il sesto anno consecutivo
il rapporto 'Le Equilibriste 2021', da cui emerge, secondo
quanto riporta una nota, il divario tra nord e sud anche
rispetto alla condizione delle mamme con la Calabria al 20/mo e
penultimo posto nell'indice regionale delle Madri ed all'ultimo
posto nell'area servizi.
In particolare secondo il Rapporto, anche quest'anno, sono le
regioni del Nord ad essere più mother friendly: qui si
registrano dati ben oltre la media nazionale, rispetto a quelle
del Sud, dove tutti e tre gli indicatori si posizionano al di
sotto di tale media. Fanalino di coda Campania, Calabria, che
scivola di una posizione rispetto all'anno precedente, e
Sicilia.
Nell'area della cura la Calabria si conferma al 15/mo posto e
nell'ambito lavoro si conferma al 19/mo e terzultimo posto,
esattamente come nell'anno precedente, seguita soltanto da
Sicilia e Campania. Tutte le regioni del Mezzogiorno inoltre
(fatta eccezione per l'Abruzzo del 2008), presentano per le
sette annualità di confronto, valori largamente inferiori al 100
di riferimento.
I dati dell'area servizi, infine, vedono scivolare la Calabria
all'ultimo posto, rispetto al 20/mo dell'anno precedente,
occupato ora dalla Campania.
"Anche quest'anno - commenta Antonella Inverno, responsabile
politiche per l'infanzia di Save the Children, - l'Indice delle
madri mostra il netto divario tra regioni del nord e regioni del
sud. Per quanto ci sia una miglioramento generale dei dati in
tutte le regioni, quelle del nord mostrano valori più alti della
media, mentre nel Mezzogiorno si riscontra l'esatto contrario
con valori più bassi. È evidente che al sud il gap non è mai
stato superato in nessuna delle tre aree. Questo si traduce non
solo in uno scarso riconoscimento dei bisogni e delle necessità
delle donne che vogliono diventare madri, ma anche dei diritti
relativi allo sviluppo e all'educazione di bambini e bambine".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA