/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Malati per "ritorsione" ad Asp, si allarga inchiesta su 118

Malati per "ritorsione" ad Asp, si allarga inchiesta su 118

Da 21 a 42 i medici coinvolti in inchiesta Procura Catanzaro

CATANZARO, 20 ottobre 2021, 21:29

Redazione ANSA

ANSACheck

Si allarga l'inchiesta della Procura di Catanzaro su medici del 118 che attestavano patologie in realtà mai sofferte attraverso falsi certificati di malattia che permettevano, così, di conseguire un ingiusto profitto ai danni dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Sono salite a 42, infatti - all'inizio, nel maggio 2020 erano 21 - le persone indagate tra medici, medici di base e guardie mediche.
    Secondo quanto emerso dall'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, gli indagati agivano per "ritorsione" nei confronti della Commissione prefettizia alla guida dell'Asp del capoluogo che aveva tagliato l'indennità aggiuntiva ai medici del Suem 118 e, in particolare, del decreto con cui veniva sospesa l'erogazione e richiesto il rimborso con trattenuta sullo stipendio dell'indennità aggiuntiva percepita nei periodi di festività e ferie. I reati contestati, a vario titolo, sono truffa e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza