"Roccella Ionica ha fatto
tantissimo, ma non può fare l'impossibile. Nessuno è tenuto
all'impossibile e a nessuno può essere chiesto l'impossibile.
Speriamo che nei prossimi giorni qualcosa si muova, prima che
sia tardi". Vittorio Zito, sindaco di Roccella Ionica, lancia
l'ennesimo appello dinanzi alla situazione venutasi a creare nel
porto della cittadina della Locride divenuta luogo di approdo
continuo di centinaia di migranti.
"Negli ultimi due giorni a Roccella - prosegue Zito - si sono
registrati 6 sbarchi con 672 migranti. Nel mese di ottobre sono
stati 11 gli sbarchi che hanno richiesto assistenza per 1.254
migranti. Più del totale dei migranti giunti nel 2020. Da
inizio anno sono 3.250 quelli giunti a Roccella. Quasi 9 volte
il numero di migranti del 2019 e più del doppio di quelli
arrivati nel 2020. Si è rafforzata la rotta di immigrazione che
dal Medio Oriente punta sulla costa jonica calabrese".
"Non abbiamo né autonomia di spesa né forza finanziaria -
sottolinea ancora il sindaco di Roccella - per sopportare questo
gravoso impegno e per questo abbiamo chiesto da tempo al
Ministero di affiancarci concretamente e immediatamente nello
svolgimento di impegni il cui assolvimento, data la natura del
fenomeno, non può più essere richiesto al Comune. Lo scorso
giovedì sera per la prima volta non si è riusciti a dare
dignitosa sistemazione a 100 migranti, che hanno passato tutta
la notte e gran parte della giornata successiva seduti in
banchina al Porto delle Grazie. Senza servizi igienici e con i
vestiti che indossavano da una settimana. Assistiti dai
volontari che hanno fatto l'impossibile per rendere accettabile
questa situazione estrema. Il Comune, per la prima volta, non
c'era. Perché tutte le nostre forze, come abbiamo scritto alle
competenti autorità, sono impegnate nell'assistenza ai migranti
al Centro di primo soccorso, che ospita costantemente 150
migranti ormai da più di un mese e le cui condizioni iniziano ad
essere precarie".
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