Due provvedimenti di
allontanamento d'urgenza dalla casa familiare con divieto di
avvicinare la parte offesa sono stati eseguiti nei confronti di
altrettanti uomini nell'ambito delle attività di contrasto ai
reati di violenza domestica poste in essere dai carabinieri
della Compagnia di Rende.
A Bisignano, i carabinieri hanno eseguito l'ordinanza nei
confronti di un cosentino di 42 anni, già denunciato in stato di
libertà per maltrattamenti in famiglia nei confronti della
moglie. Le indagini dei militari hanno consentito di ricostruire
la difficile e drammatica situazione familiare in cui versava la
donna da diversi anni a causa dei comportamenti aggressivi e
violenti del marito il quale era solito picchiarla accompagnando
tali comportamenti con minacce e offese. In una circostanza
l'uomo, allontanatasi dall'abitazione in una prima fase di
separazione, avrebbe sottratto gli elettrodomestici tra cui
televisori e computer, per porre la moglie in uno stato di
"sudditanza/necessità" e per far pesare sulla stessa le proprie
possibilità economiche.
Ad Acri, i carabinieri hanno eseguito un'analoga ordinanza
nei confronti di un 53enne anni ritenuto responsabile di
maltrattamenti posti in essere nei confronti della moglie. In
particolare l'uomo avrebbe sottoposto la donna a soprusi fisici
e psicologici. In un caso la donna è dovuta ricorrere alle cure
dei medici del pronto soccorso dell'ospedale di Acri per un
trauma cranico con policontusione. I maltrattamenti avvenivano
anche alla presenza dei figli minori davanti ai quali l'uomo
offendeva e umiliava la moglie accusandola di inesistenti
relazioni extra coniugali. L'atteggiamento imposto dal marito
impediva alla donna di assumere persino decisioni in merito ai
figli che l'uomo cercava di strumentalizzare per denigrare la
madre.
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