Uno smartphone è stato
trovato all'interno di una cella della Casa Circondariale
Giuseppe Panzera di Reggio Calabria, plesso 'San Pietro', dove
si trovano tre detenuti di origine campane già allontanati dagli
Istituti campani dopo le proteste inscenate dall'inizio della
pandemia da Covid 19. Lo rende noto il segretario regionale
calabrese dell'Osapp Maurizio Policaro.
Il telefono è stato trovato nel corso di una perquisizione
effettata a seguito di una attività d'intelligence condotta da
personale del Nic e reparto locale della Polizia penitenziaria
all'interno della sezione denominata AS3 "Alta sicurezza".
"Gli eventi critici che hanno caratterizzato e stanno
caratterizzando anche aggressioni in danno alla Polizia
penitenziaria che ha fatto registrare una violenza gratuita
subita dagli uomini e donne in divisa di elevata drammaticità -
afferma Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto Osapp -
evidenzia ancora una volta il totale disastro del sistema
penitenziario, e sistematica violazione dei diritti umani, in
totale spregio delle più elementari regole di un paese civile,
che l'attuale Governo sta perseguendo in nome di una ricerca del
consenso popolare, invocando la via più semplice e più popolare
del carcere sempre e comunque nella totale drammaticità
lavorativa degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria e di
tutti gli operatori. Ci aspettiamo dalla politica e da tutte le
articolazioni di governo immediati e non più rinviabili riforme
e interventi in linea al ruolo e i compiti della Polizia
penitenziaria, e alla Ministra Cartabia e al capo Dap Petralia
chiediamo soluzioni immediate che possono alleviare gli
eccessivi carichi di lavoro attraverso una maggiore
organizzazione e ampliamento degli organici con soluzioni che da
tempo infinito sono state denunciate dall'Osapp e che oggi
risultano sempre più gravi e prive di risolutivi interventi da
parte di chi dovrebbe assumersi i carichi di responsabilità".
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