Un "Contratto per la
Calabria". Lo propone il segretario generale della Cisl, Luigi
Sbarra, che é intervenuto a Lamezia Terme al congresso regionale
del sindacato.
"Il Covid - ha affermato Sbarra - ha aggravato drammaticamente
le condizioni economiche e sociali del Mezzogiorno, ed in
particolare della Calabria, che delle debolezze meridionali è
una sorta di 'distillato' di occasioni perdute. Per questo
sarebbe un errore storico sprecare nei prossimi due anni la
grande opportunità del Pnrr e delle ingenti risorse europee e
nazionali che abbiamo a disposizione. Siamo chiamati tutti ad
un'assunzione di responsabilità. Non ci saranno prove d'appello
per nessuno: Governo nazionale e regionale, enti locali,
imprese, sindacati, banche, società civile. In Calabria, così
come in tutto il Mezzogiorno, occorre un radicale cambio di
passo ed una rivoluzione culturale, morale e sociale. Lavoro,
sanità, infrastrutture, politiche industriali, povertà,
legalità: non c'è voce che non trovi in questa regione le
ferite più profonde. Eppure, proprio la Calabria può
rappresentare l'occasione irripetibile ed il fronte avanzato del
riscatto del Sud e della ripartenza del Paese, il luogo
emblematico su cui orientare strategie di crescita, di
integrazione, di coesione attraverso un 'Contratto per la
Calabria': un grande accordo che intercetti un pezzo importante
del Pnrr, assicuri il rispetto trasparente dell'assegnazione del
40% delle risorse, il buon utilizzo di ogni euro, rimetta in
moto gli investimenti sulle reti di protezione, gli ecosistemi
produttivi, le politiche sociali e occupazionali, le strategie
industriali".
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