Sono nove in Calabria le
aperture più interessanti inserite nel programma per le Giornate
Fai di Primavera in programma il 26 e 27 marzo. In tutta l'Itala
saranno oltre 700 le mete, solitamente inaccessibili o poco
conosciute, visitabili a contributo volontario nel contesto
dell'importante evento dedicato al patrimonio culturale e
paesaggistico del Paese. Il tutto nel pieno rispetto delle norme
di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e
Gruppi Fai attivi in tutte le regioni.
In Calabria si potranno godere le bellezze dell' Abbazia di
Santa Maria della Matina a San Marco Argentano, aperta
eccezionalmente perché bene di proprietà privata; a Mesoraca
tappa alla chiesa del Ritiro, scrigno di arte barocca, e a Vibo
Valentia nella biblioteca giuridica di Palazzo Ferrari. Ancora:
sarà a disposizione dei visitatori la chiesa di Santa Chiara a
Crotone, con il suo monastero nascosto, mentre a Rossano si
apriranno gli interni del Palazzo Madre Isabella de Rosis,
residenza storica dei baroni de Rosis, dove nacque Madre
Isabella fondatrice della Congregazione delle Suore Riparatrici
del Sacro Cuore di Gesù; si proseguirà poi verso le grotte
eremitiche (o laure) e le chiese bizantine di S. Marco, Santa
Maria del Pilerio e della Panaghia.
Ad Ardore la visita avrà inizio dal Dongione, torrione
utilizzato almeno dal `600, fino alla chiesa Matrice di S.
Leonardo fino al Castello passando dalla chiesa di S. Rocco,
mentre a Lamezia Terme si potranno conoscere le antiche carceri
di San Francesco e a Palmi sosta alla Casa della Cultura
intitolata allo scrittore Leonida Répaci.
Non mancherà una puntata ai Giganti della Sila, bene Fai nel
territorio di Spezzano della Sila, per un'immersione nella
riserva naturale biogenetica di località Croce di Magara, un
bosco ultracentenario con una sessantina di esemplari di pini
larici e aceri montani piantati nel XVII secolo dai Baroni
Mollo.
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