Ha vinto il Nastro della legalità il
documentario di Emanuela Giordano e Giulia Minoli "Se dicessimo
la verità", assegnato in collaborazione con Trame, Festival
dedicato ai libri sulle mafie. Una vittoria che va a confermare
l'importanza della parola sul silenzio, dell'educazione alla
cittadinanza attiva, e a cui il 26 aprile viene dedicata una
proiezione speciale con gli studenti dell'Istituto Roberto
Rossellini, all'interno dello spazio della Regione Lazio Scena,
a cui seguirà un dibattito insieme alle autrici, moderato dalla
giornalista Fulvia Caprara.
La scelta della giuria dei Nastri d'Argento va a confermare
l'importanza di questo lavoro, un viaggio da Vienna a
Copenaghen, che passa per Malta, Amsterdam, il Sud d'Italia e
Londra, che ha fatto conoscere gli imprenditori che denunciano,
i magistrati che indagano, gli insegnanti e i formatori che si
impegnano in prima persona, i giornalisti che nonostante le
minacce non si tirano indietro, i parenti delle vittime di
'ndrangheta. Ma anche un lavoro di anni, fatto in rete con le
maggiori associazioni anti mafia in Italia, con le università e
le scuole all'interno del progetto Il Palcoscenico della
Legalità dell'associazione CCO - Crisi Come Opportunità.
"Vogliamo dire grazie a Laura Delli Colli, a tutti i
selezionatori e alla giuria dei Nastri D'argento per questo
premio speciale - commentano Emanuela Giordano e Giulia Minoli
-. Il nostro è stato, ed è ancora oggi, un viaggio di
conoscenza. Da anni cerchiamo di capire e di raccontare come la
criminalità organizzata sia diventata un male endemico del
nostro paese, e come, in pochi anni, abbia valicato i confini
dell'Italia, divenendo uno dei fenomeni globalizzati più
pericolosi al mondo. Le mafie - proseguono - intossicano il
libero mercato, la finanza, la politica, il nostro vivere
civile, persino le nostre coscienze. Le mafie ci riguardano da
vicino e dobbiamo saperlo. Per noi questo premio significa
soprattutto sapere che ci siete vicini, che sostenete il nostro
progetto, che lo ritenete importante, pensando soprattutto alle
nuove generazioni, alle scuole, alle università, ad una
formazione critica e consapevole del cittadino di domani".
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