La Corte d'assise
d'appello di Reggio Calabria ha assolto Giuseppe Brandimarte, di
51 anni, e Davide Gentile, di 33, ribaltando la sentenza di
condanna all'ergastolo che era stata emessa a loro carico nel
2020 in relazione all'omicidio di Francesco Bagalà, di 22 anni,
avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 dicembre del 2012 a Gioia
Tauro.
Il collegio giudicante di secondo grado, presieduto da
Giancarlo Bianchi, ha accolto le argomentazioni sostenute, nel
corso del dibattimento, dai difensori degli imputati, gli
avvocati Giuseppe Fonte e Luigi Petrillo per Brandimarte e
Salvatore Staiano e Nico D'Ascola per Gentile.
Secondo l'accusa, il movente dell'omicidio di Bagalà sarebbe
stato da collegare ad una vendetta per il tentato omicidio dello
stesso Giuseppe Brandimarte, che era avvenuto nel 2019. Tesi che
i difensori dei due imputati hanno definito destituita di
fondamento.
In base alla sentenza di assoluzione, Davide Gentile, non
avendo altre pendenze giudiziarie, è stato scarcerato, mentre
Giuseppe Brandimarte resta detenuto perché deve scontare una
condanna a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di
sostanze stupefacenti.
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