Aumentano di 110 unità le imprese
della provincia crotonese nel secondo trimestre del 2022. Dopo 2
anni di pandemia sembra avviarsi una normalizzazione del
bilancio tra iscrizioni e cessazioni delle attività del
territorio.
Lo attestano i dati sulla demografia delle imprese nel secondo
trimestre 2022
elaborati dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di
Crotone.
Da aprile a giugno 2022, a fronte di 245 nuove iscrizioni -
fanno sapere dall'ente camerale crotonese - sono state
denunciate 135 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni
d'ufficio) che hanno portato lo stock complessivo di imprese a
18.184. Dal confronto emerge un tasso di crescita nella
provincia pari a 0,60%, dato superiore a quello registrato in
Calabria (0,50%) e a quello registrato nel territorio nazionale
(0,54%). L'analisi dei dati in serie storica evidenzia una
sostanziale paura nell'intraprendere un'attività economica: il
numero di iscrizioni nel secondo trimestre di quest'anno (245)
è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi anni.
Oltre alle imprese non classificate (5,41%) si segnalano anche i
settori Attività professionali, scientifiche e tecniche (1,51%)
e Attività artistiche, sportive, di intratt. e divertimento
(1,18%). Viceversa, in valori assoluti, spiccano i saldi
positivi di Costruzioni (20 imprese) e Agricoltura, silvicoltura
e pesca (10 imprese). La forma giuridica predominante rimane
quella della ditta individuale, che però in questo trimestre
perde 59 imprese iscritte, attestandosi a 12.116 registrazioni
con un tasso di crescita pari a 0,48%. Negativo il tasso delle
società di persone (-0,20%); in crescita le società di capitale
(1,30%) e le altre forme (per lo più consorzi e cooperative)
pari al 0,38%. Il tessuto economico provinciale, al secondo
trimestre 2022 risulta formato per il 66,63% da ditte
individuali, per il 22,23% da società di capitali, per l'8,23%
da società di persone e per il restante 2,91% da imprese con
altra forma giuridica.
"La rilevazione - afferma commissario ente Alfio Pugliese -
conferma un timoroso riavvio di nuove attività dopo due anni di
Covid.L'auspicio è che sia un segno della vera ripresa economica
dopo questi duri anni".
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