I verbali di tre
collaboratori di giustizia che hanno riferito delle riunioni
avvenute tra Cosa nostra e 'Ndrangheta prima delle stragi
continentali che hanno insanguinato il Paese all'inizio degli
anni novanta andranno agli atti del processo "'Ndrangheta
stragista" che vede imputati il boss di Brancaccio Giuseppe
Graviano e Rocco Santo Filippone, ritenuto espressione della
cosca Piromalli, condannati in primo grado all'ergastolo per
l'agguato in cui morirono, il 18 gennaio 1994, i carabinieri
Antonino Fava e Vincenzo Garofalo.
Dopo che la Corte d'Assise di Reggio Calabria ha ammesso nel
fascicolo del processo il verbale riassuntivo
dell'interrogatorio reso dal pentito Annunziato Romeo nel 1996,
la notizia dei verbali degli altri tre collaboratori è stata
annunciata in aula dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo.
In particolare si tratterebbe di tre verbali trasmessi dalla Dda
di Catanzaro su richiesta della Dda di Reggio e relativi alle
dichiarazioni dei pentiti Gerardo D'Urzo, deceduto nel 2014,
Marcello Fondacaro e Girolamo Bruzzese. I tre - ha spiegato
Lombardo in aula - "hanno riferito circostanze direttamente
attinenti ai temi di questo processo spiegando nel dettaglio di
avere appreso da appartenenti alla cosca Mancuso e di altre
famiglie una serie di circostanze riferibili agli incontri
effettuati tra Cosa nostra e 'ndrangheta nel periodo
immediatamente antecedente alle stragi continentali".
Nei verbali, che ancora non sono stati depositati, vengono
anche citati "i protagonisti politici di quella stagione
indicando nomi e circostanze che - ha concluso il procuratore
aggiunto Lombardo - a mio modo di vedere meritano la massima
attenzione".
Nella prossima udienza, fissata per il 3 ottobre, il
magistrato illustrerà il contenuto dei verbali e di
un'informativa della Dia di Reggio Calabria. Non lo ha fatto
oggi perché proprio sulle dichiarazioni dei tre collaboratori di
giustizia la Direzione nazionale antimafia ha convocato una
riunione a Roma per il prossimo 15 settembre quando il gruppo
"stragi", composto dai pm di Reggio Calabria, Firenze,
Caltanissetta e Palermo, deciderà cosa potrà essere depositato
nel fascicolo del processo a Graviano e Filippone.
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