Si fa sempre più dura la
protesta dei lavoratori del consorzio di Bonifica di Trebisacce,
che da tempo sono in lotta per rivendicare il pagamento di sette
mensilità arretrate. Dopo che dal 19 ottobre scorso
presidiavano, incatenati, l'entrata della sede consortile,
questa mattina due di loro sono saliti sul tetto della sede. "I
lavoratori sono esausti, non ce la fanno più", ha detto Federica
Pietramala, segretario comprensoriale della Flai, anche a nome
dei colleghi della Fai Cisl, Antonio Pisani, e della Filbi Uil,
Marco Stillitani. "I lavoratori - ha aggiunto - dal 19 ottobre
scorso stanno presidiando, giorno e notte, pacificamente la sede
consortile e si sono impegnati, a turno e con senso di
responsabilità, a garantire l'acqua agli agricoltori. Oggi c'è
stata una presa di posizione forte perché non ce la fanno più.
C'è gente disperata che non sa più come andare avanti per
garantire il mangiare ai propri figli. Ribadiamo, unitariamente
come Flai, Fai e Filbi, che se il presidente non è in grado di
governare l'ente, così come sta dimostrando di non saperlo fare,
faccia un passo indietro, si dimetta e lasci il posto a chi
metterà mano seriamente al consorzio e lo rilancerà. Il
consorzio è fallito e il presidente deve prenderne atto", ha
concluso Federica Pietramala anche a nome di Pisani e
Stillitani.
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