Pietro Alfredo Falbo è il primo
presidente della nuova Camera di commercio unificata di
Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. "L'elezione di Falbo - è
detto in un comunicato dell'ente camerale - è stata ratificata
dal voto plebiscitario del Consiglio dopo che la stessa
assemblea aveva approvato per acclamazione la mozione di uno dei
delegati, Saverio Nisticò, di Confindustria. Una scelta
significativa nella forma e nella sostanza con cui i delegati
hanno confermato come sul nome di Falbo si sia trovata un'ampia
condivisione tra i tre territori che compongono il nuovo ente".
Falbo, 61 anni, è un imprenditore del settore immobiliare ed è
presidente di Confcommercio Calabria centrale e dell'area
territoriale di Catanzaro.
"L'elezione di Falbo, assieme all'insediamento del Consiglio
camerale - si afferma ancora nella nota - perfeziona così il
percorso di accorpamento delle tre Camere di commercio dell'area
centrale calabrese, dando vita al nuovo soggetto istituzionale
che avrà la responsabilità di guidare le imprese, le
cooperative, i commercianti, gli agricoltori e i professionisti
del territorio che un tempo costituiva, prima della
tripartizione, la provincia di Catanzaro".
Il presidente Falbo ha ringraziato il Commissario ad acta per
l'accorpamento, Bruno Calvetta, "per il lavoro svolto affinché
si pervenisse alla nascita del nuovo ente", e il Commissario
straordinario uscente della Camera di commercio di Catanzaro,
Daniele Rossi. Falbo ha anche salutato l'ex presidente Paolo
Abramo e ha ricordato, "con commozione", la figura di Maurizio
Ferrara, segretario generale della Camera di commercio di
Catanzaro, prematuramente scomparso nel 2019, e dell'ex
presidente Elio Tiriolo.
"Il consenso ampio che ho ricevuto - ha detto Falbo - mi
gratifica e, al contempo, mi responsabilizza in vista del lavoro
che ci sarà da fare per tutto il territorio di nostra
competenza. Mi galvanizza, comunque, la consapevolezza di avere
alle spalle un Consiglio camerale così unito. Io vorrei che la
nostra Camera di commercio avesse una connotazione un po'
diversa, mettendo al centro delle sue dinamiche il rapporto con
le associazioni affinché la centralità di queste ultime sia
prioritaria nel nostro agire".
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