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Parenti pregiudicati non 'bloccano' assunzione in forze polizia

Parenti pregiudicati non 'bloccano' assunzione in forze polizia

Tar Lazio accoglie ricorso di aspirante allieva finanziera

CATANZARO, 31 agosto 2024, 11:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Avere congiunti con precedenti penali non impedisce l'assunzione nelle forze di polizia. É il principio di diritto stabilito dal Tar del Lazio in fase cautelare e confermato dal Consiglio di Stato in accoglimento del ricorso proposto dall'avvocato Domenico Zito per conto di una ventiseienne di Taurianova (Reggio Calabria) aspirante allieva finanziera.
    "La giovane - riferisce in una nota l'avvocato Zito - aveva brillantemente superato tutte le selezioni e, mentre era in attesa di essere convocata per il corso di addestramento, si è vista recapitare un provvedimento di esclusione per difetto delle qualità morali motivato con l'esistenza di qualche congiunto con precedenti penali e di polizia".
    Il legale della giovane, nel ricorso presentato al Tar, ha ricostruito l'impianto normativo vigente, anche alla luce delle pronunce sul punto della Corte costituzionale, ribadendo come "le disposizioni facciano ormai riferimento soltanto ai precedenti relativi allo stesso candidato e non ai suoi congiunti e come sia necessario arginare la discrezionalità amministrativa in un contesto così delicato".
    Il Tar del Lazio, facendo proprie le tesi del legale della giovane, ha accolto la domanda cautelare, affermando che "la mera circostanza che il candidato abbia parenti, peraltro non conviventi, gravati da precedenti di polizia e penali non possa, di per sé sola, fondare una valutazione di mancanza del requisito della condotta incensurabile in capo allo stesso candidato, pena un'inammissibile discriminazione in ragione del contesto familiare".
    Le amministrazioni interessate, secondo quanto riferisce l'avvocato Zito, hanno proposto appello cautelare al Consiglio di Stato, che è stato rigettato.
    "Sono particolarmente soddisfatto del risultato sin qui ottenuto - ha affermato, in una nota, l'avvocato Zito - perché è stato affermato un principio di grande civiltà giuridica, in quanto sarebbe veramente ingiusto escludere una persona che ha una condotta immacolata per problematiche o responsabilità altrui, specie in un caso come quello presente in cui l'interessata aveva sempre tenuto uno stile di vita improntato allo studio ed al lavoro. Sono fiducioso di ottenere un risultato positivo anche nel giudizio di merito, che sarà celebrato a novembre, per poter far iniziare il corso all'aspirante allieva finanziera".
   
   

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