Operazione della Polizia di Stato di Napoli nella zona di Forcella della città dove gli agenti stanno eseguendo circa 60 arresti nei confronti persone ritenute appartenenti alle famiglie camorristiche Giuliano, Sibillo, Brunetti e Amirante. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio, traffico di stupefacenti, detenzione porto abusivo di armi. Il blitz è coordinato dalla Dda e dalla Procura presso il tribunale per i minorenni.
L'inchiesta ricostruisce le attività di un'organizzazione criminale nata sulle ceneri dello storico clan di camorra Giuliano di Forcella che ha acquisito, negli ultimi anni, il controllo delle attività illecite in diverse zone del centro antico di Napoli. Gli indagati sono in tutto 77; le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip riguardano 64 persone. Dalle indagini è emerso il coinvolgimento degli indagati nella gestione del traffico di droga e nelle estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti. Gli investigatori hanno ricostruito una serie di agguati riconducibili alla contrapposizione con clan avversari. L'organizzazione utilizzava anche giovanissimi affiliati che in alcune intercettazioni telefoniche vengono definiti "i bimbi". L'inchiesta è coordinata dai pm della Dda Henry John Woodcok, Francesco De Falco, Enrica Parascandalo e dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice. I pm Woodcok e Parascandalo sono i titolari dell'indagine riaperta da qualche tempo sull'omicidio del giornalista Giancarlo Siani per verificare una pista che attribuisce il delitto alla camorra di Forcella.