Si è ripetuto a Napoli il prodigio del miracolo di San Gennaro. L'annuncio della liquefazione del sangue è stato accolto alle 10.05 in una cattedrale affollata, da un lungo applauso dei fedeli presenti. Il ripetersi del miracolo è letto come un buon auspicio per la città di Napoli e per la Campania. Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha avuto un malore durante la cerimonia. Probabilmente a causa del gran caldo, il presule è apparso bianco in volto; le persone che erano vicine a lui lo hanno invitato a lasciare l'altare, ma Sepe ha declinato l'invito. Attorno a lui, sull'altare maggiore, il segretario del cardinale, don Giuseppe Mazzafaro. Il cardinale Sepe a causa del malore non ha potuto portare l'ampolla all'esterno della Cattedrale come avviene ogni anno in occasione del miracolo.
Il miracolo avviene tre volte l'anno: a settembre, nel giorno appunto di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. "Lo abbiamo trovato già tutto sciolto appena abbiamo aperto la cassaforte" ha detto Sepe.
E pochi istanti prima della proclamazione dello scioglimento del sangue, un uomo si è avvicinato minaccioso al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. L'uomo, anziano, si è diretto verso l'altare maggiore della basilica urlando invettive contro il primo cittadino con il pugno chiuso e dicendo di volergli consegnare una lettera. Dopo qualche attimo di tensione, l'uomo è stato bloccato a pochi centimetri da De Magistris e portato all'esterno.