(ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - Comincia il viaggio che tra
immagini e memorabilia racconterà ciò che Maradona è stato per
il Napoli, per Napoli ed anche per Pompei: 140 tra i più
suggestivi scatti firmati dal fotogiornalista Sergio Siano e
circa 100 cimeli originali del campione argentino (tra
magliette, scarpe, tute e molto altro) prestati dal Museo
Vignati sono la dotazione della mostra "Maradona, il genio
ribelle" che sarà inaugurata sabato prossimo, primo aprile (ore
19.30) a Pompei, nel Museo Temporaneo di Palazzo De Fusco, in
piazza Bartolo Longo. Da domenica 2 aprile la mostra sarà aperta
al pubblico (fino al 9 giugno).
Al taglio del nastro interverranno il sindaco di Pompei
Carmine Lo Sapio, il fotogiornalista e autore Sergio Siano e
Massimo Vignati, che cura il Museo Vignati di Napoli con i
cimeli di Maradona. Saranno presenti, inoltre, i curatori della
mostra Kaos48 (Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti) e l'artista
Nello Petrucci ideatore dell'esposizione. Prevista anche la
presenza di Corrado Ferlaino, presidente del Napoli degli
scudetti del 1987 e del 1990, e dell'ex calciatore azzurro
Gianni Improta. "Maradona, il genio ribelle" è realizzata da Art
and Change con il patrocinio del Comune ed è curata da Kaos48.
Le fotografie di Sergio Siano hanno immortalato le più
decisive gesta atletiche di Diego per le vittorie del Napoli, ma
anche i suoi momenti più "intimi" in cui El Pibe de Oro rimaneva
ad allenarsi da solo al Centro Paradiso, lontano dai riflettori
e dall'entusiasmo, talvolta straripante, dei tifosi napoletani.
"Ma anche quegli stessi tifosi e le loro incontrollabili
manifestazioni di gioia - sottolineano i promotori della mostra
- in occasione dei trionfi azzurri, sono rimasti impressi nelle
immagini del fotoreporter partenopeo". Ci sono, poi, i cimeli
originali del Museo Vignati che fanno della mostra una "stanza
delle meraviglie": si va dalla camicia che Diego indossava il
giorno stesso in cui ha messo piede a Napoli al pallone del
Mundial '86. Un'attenzione particolare sarà infine dedicata al
rapporto speciale che il campione aveva con Pompei, che
raggiungeva spesso per regalare un sorriso ai bambini delle
Opere di carità del Santuario mariano. (ANSA).