(ANSA) - NAPOLI, 06 FEB - Una proposta di legge regionale per
sbloccare la cessione del credito d'imposta legato al Superbonus
- problematica che in Campania tiene fermi molti cantieri e
mette a rischio numerose imprese - mediante l'acquisizione dei
crediti stessi da parte della Regione (100 milioni di euro per
tre anni) e la costituzione di un fondo di garanzia. E'
l'iniziativa promossa dal gruppo consiliare campano dei
Cinquestelle che rivolge un accorato appello al governatore De
Luca perché la Regione la faccia propria.
"La nostra proposta di legge - ha spiegato nel corso di una
conferenza stampa il consigliere regionale Gennaro Saiello
firmatario della iniziativa - mira a superare le difficoltà con
cui deve fare i conti il finanziamento del Superbonus in seguito
alle modifiche del governo Meloni. La riqualificazione del
patrimonio edilizio deve andare avanti e la Regione ha la
possibilità di protrarre gli innegabili effetti positivi che la
misura ha generato. La provincia di Treviso e la Sardegna stanno
già acquistando crediti fiscali che utilizzeranno per la
compensazione dei propri debiti nei limiti della relativa
capienza fiscale e contributiva". In particolare la Sardegna ha
già stanziato 250 milioni. "Il sistema Superbonus - ha
sottolineato Saiello - ha retto finché le banche hanno
acquistato i crediti, poi si è piombati in uno stallo. Si
calcola che solo nella città di Napoli ci siano 800 condomini
bloccati e 4000 case da finire, con circa 5000 imprese che non
procedono a causa di penuria di liquidità. Le risorse bloccate
nei cassetti fiscali che le imprese non possono più convertire
in liquidità si avvicinano ai 5 miliardi in Campania
considerando bonus facciate ed ecobonus".
"Il Superbonus - gli fa eco Mariolina Castellone,
vicepresidente del Senato - è una misura che ha risollevato la
nostra economia generando 900mila nuovi posti di lavoro e
contribuendo alla crescita del Pil nel 2021 e 2022 per almeno il
20%. Una misura che ha reso 2/3 volte il volume degli
investimenti e non è vero quanto sostenuto dal ministro
Giorgetti che ha prodotto un buco di bilancio pari a 38 miliardi
se poi questo buco non è stato compensato. In questi mesi - ha
aggiunto - abbiamo lavorato per favorire lo sblocco dei crediti
d'imposta perché ci sono 25mila imprese a rischio di fallimento
ma non abbiamo trovato accoglienza e condivisione da parte delle
altre forze politiche in Parlamento. Oggi facciamo questa
proposta alla Regione Campania: è il momento delle scelte
coraggiose per salvare le nostre imprese, i nostri posti di
lavoro e le nostre famiglie".
"In Italia - ha spiegato il vice capogruppo alla Camera
Agostino Santillo - le opere in ballo sono 360 mila, 21mila solo
in Campania per un volume d'affari pari a 4,6 miliardi. Mi
auguro che l'esecutivo regionale accolga la proposta del M5S per
salvare il comparto dell'edilizia. Una situazione così
drammatica deve necessariamente superare gli steccati politici".
Rivolge un appello al governatore De Luca il consigliere
regionale Vincenzo Ciampi: "Il governatore non può liquidare
questa iniziativa come uno slogan di parte. Spero la voglia
raccogliere e fare sua. Da parte nostra non rivendichiamo
paternità politica. Pensiamo di aver messo a punto una proposta
che può salvare le imprese di questa regione e la mettiamo a
disposizione di chi governa la regione". (ANSA).