Non si rilevano danni alle dighe delle regioni interessate dal terremoto nella zona dell'Appennino centrale, in particolare alla diga di Scandarello. Lo comunica Enel in una nota, spiegando che a seguito del terremoto sono state ulteriormente intensificate le ispezioni, misure specialistiche e controlli alla diga, alle sponde ed a tutte le opere costituenti il serbatoio nel suo complesso. I controlli hanno evidenziato la totale assenza di situazioni anomale, evidenziando pertanto la sicurezza della diga, sottolinea Enel, aggiungendo che i controlli sono stati ripetuti a seguito di ogni evento della sequenza sismica, e hanno ribadito il positivo esito delle verifiche fatte dopo la scossa principale, confermando lo stato di sicurezza delle opere. Tutte le verifiche sono state rese disponibili all'Autorità Nazionale preposta al Controllo Dighe e tutte le attività di Enel sono concordate all'interno del Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile, conclude l'azienda. Il Dipartimento della Protezione Civile, facendo riferimento alla nota dell'Enel, ha ribadito che nella zona del terremoto non risultano danni alle dighe. "Quella notizia non corrisponde al vero", è stato sottolineato in particolare relativamente alle preoccupazioni circolate sulla diga di Scandarello. "Le dighe vengono sempre controllate fin dalle prime fasi del sisma, e vengono poi tenute sotto controllo anche nelle fasi successive", ha indicato il direttore dell'ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione.