Le dighe delle Marche sembrano reggere la prova del terremoto.
"Nessuna anomalia si registra agli sbarramenti di Gerosa, San Ruffino, Castreccioni di Cingoli, Rio Canale e Mercatale", è questo l'esito del monitoraggio sulle dighe di competenza da parte del Consorzio di bonifica delle Marche, a seguito delle nuove scosse di terremoto che stanno colpendo il territorio.
"Nell'esprimere la nostra solidarietà alle popolazioni colpite da un sisma, vogliamo rassicurare sul costante controllo in essere - sottolinea Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi Gestione e Tutela del Territorio ed Acque Irrigue - da parte dei Consorzi di bonifica nelle zone terremotate, perché l'aumento del rischio idrogeologico è una delle complicanze complementari ad un sisma come l'analogo dramma patito dall'Emilia Romagna sta a dimostrare". "Allora come adesso - conclude Massimo Gargano, Direttore Generale Anbi - l'esperienza dei Consorzi di bonifica è al servizio della autorità preposte per evitare ulteriori, pesanti conseguenze ad un territorio già drammaticamente colpito. Eventuali anomalie saranno tempestivamente comunicate al Servizio Dighe di Perugia".