I grandi laghi del Nord sono tutti sotto le medie stagionali e stanno avvicinandosi ai minimi storici: l'Iseo è al 15% della capacità; il Garda al 20,8%, quello di Como al 20%; il lago Maggiore è al 25,5%. Al Sud sono soprattutto Calabria e Basilicata ad evidenziare un calo del 40% nelle scorte idriche, trattenute nei principali invasi. Lo rende noto l'Anbi (Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e acque irrigue) aggiungendo che "ormai il cambiamento climatico è un dato strutturale; dal settore agricolo giungono quotidianamente dati sui deficit produttivi, che si stanno registrando per coltivazioni ed allevamenti a causa della mancanza di piogge e del gran caldo, che dura da tre mesi". L'Anbi evidenzia anche un altro dato: "la gestione irrigua ha comunque un costo, che molte colture non possono però sostenere, visti gli insufficienti prezzi riconosciuti dal mercato".