Dall'esperienza del primo Forum internazionale dedicato ai temi dell'acqua, 'Regole dell'acqua, regole per la vita', che si è tenuto a Milano, è nata giovedì la Dichirazioone di Milano. Si tratta di un documento che indica i principi cui governi, cittadini, imprese dovrebbero attenersi nella gestione della risorsa acqua. La 'Dichiarazione di Milano' prevede sette punti. Il primo rimarca che l'acqua e la salute "sono diritti umani e elementi fondamentali dello sviluppo sostenibile, della inclusività sociale e della pace tra i popoli". Il secondo sottolinea l'importanza di definire progressivamente un quadro normativo e operativo ispirato a forme di collaborazione internazionale che riconoscano come "il diritto all'acqua e alla salute è un obiettivo imprescindibile" del futuro delle nuove generazioni e di una società più equa. Il terzo punto sottolinea che "i governi hanno la responsabilità politica di orientare lo sviluppo sostenibile" in via prioritaria alla crescita delle economie inclusive e circolari che salvaguardino la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche. I governi secondo la Dichiarazione di Milano "devono permettere alle donne di operare per assicurare l'accesso universale alla vitale risorsa dell'acqua" e a una gestione responsabile delle risorse idriche, in ottemperanza dei principi di Dublino. Inoltre occorre riaffermare l'impegno dei Paesi firmatari dell'Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile con particolare riguardo al ruolo strategico affidato alle città nella difesa del "diritto all'accesso all'acqua sicura" e alla salute come diritto umano. Infine il punto sei e il punto sette sottolineano la necessità che società civile, governi, istituzioni, agenzie adottino "un approccio condiviso e multidisciplinare sui temi dell'acqua", per favorire la collaborazione pubblico privato. Anche i cittadini devono essere responsabilizzati al consumo dell'acqua attraverso processi di sensibilizzazione e nelle scuole potranno nascere dei corsi dedicati alle figure professionali legate al water management.