Non soltanto tante proposte sulle buone pratiche per non sprecare un bene considerato a torto inesauribile, ma anche molte idee concrete per il recupero e il riuso dell'acqua attraverso le nuove tecnologie a disposizione di una economia circolare della risorsa idrica. Sono alcuni dei temi che saranno affrontati al Festival dell'Acqua, a Bari dall'8 all'11 ottobre, con seminari e convegni di carattere scientifico, ma anche momenti dedicati al cinema e alla musica.
Parteciperanno esponenti del governo nazionale, attori, musicisti e filosofi, tra cui Sergio Rubini, Luca Mercalli, Luciano Canfora, il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, il presidente dell'International water association, Diane Darras; i sindaci di Parigi e Barcellona. A Bari, inoltre, l'evento è gemellato con il festival musicale 'L'acqua in Testa' che tra i suoi ospiti avrà anche Tony Allen, che domani presenterà in anteprima nazionale il suo album 'The source' (La sorgente); e Yassin Bey che ha scelto Bari per l'unica data italiana del suo 'Farewell tour'. Il calendario di iniziative del Festival dell'Acqua, che si svolgerà tra l'Università di Bari e spazi aperti in città, è stato presento, tra gli altri, dal sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro; dal vicepresidente di 'Utilititalia', Gianfranco Grandaliano; dal rettore dell'Università di Bari, Antonio Uricchio; dal presidente dell'Acquedotto pugliese (Aqp), Nicola De Sanctis; e dall'assessore ai Lavori pubblici della Regione Puglia, Anna Maria Curcuruto. "Non sprecare l'acqua con piccoli gesti quotidiani è importante - ha detto il primo cittadino - ma lo è altrettanto programmare interventi per il suo riutilizzo". Partirà dalle "zone industriali 'Asi' di Bari e Molfetta - ha annunciato Curcuruto - il progetto pilota per l'utilizzo di acque reflue nella catena produttiva".
"Occorre che il Mezzogiorno rilanci gli investimenti nel settore idrico", ha avvertito De Sanctis, che vede in questo anche un'occasione di rilancio "dell'occupazione". Mentre sottolineando che "al Sud abbiamo problematiche maggiori rispetto al Centro-Nord", Grandaliano ha auspicato che si possa "utilizzare questa manifestazione come punto di partenza per creare una gestione dell'acqua a livello europeo".
"Accogliamo il Festival con entusiasmo - ha concluso Uricchio - perché ci mostrerà l'acqua da un'altra prospettiva: non solo da bere, ma anche come occasione di crescita culturale".