Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Italia 31 opere idriche incompiute, servono 620 milioni

Anbi presenta il rapporto 'Manutenzione Italia'

Redazione ANSA ROMA

Sono 31 le opere idriche incompiute in tutta Italia: dighe, impianti di irrigazione, adduttori e altro. Questa estate, se fossero state in funzione, avrebbero alleviato la crisi idrica dovuta alla siccità. Per queste incompiute sono già stati spesi 537 milioni di euro, e per completarle ne servirebbero altri 620. Sono alcuni dei dati contenuti nel rapporto "Manutenzione Italia" dell'Anbi, l'associazione nazionale dei 151 consorzi di gestione delle acque, presentato lunedì a Roma alla Presidenza del Consiglio.

L'Anbi propone un piano per i piccoli e medi invasi da 20 miliardi di investimenti in vent'anni per 2.000 interventi, 400 dei quali gia' con progetti esecutivi. Per il rischio idrogeologico viene proposto un piano da 8 miliardi di investimenti in 20 anni per 3.709 interventi. L'Anbi calcola che ogni milione di investimento in questo settore genera 7 posti di lavoro, mentre per I danni da alluvioni lo stato spende ogni anno 2,5 miliardi di euro.

Sono 1.452 i milioni di euro destinati dal governo, fra Legge di bilancio e finanziamenti ministeriali, per la lotta al dissesto idrogeologico e le bonifiche idrauliche. Secondo l'Anbi, sono 857 milioni di euro i fondi destinati dal governo nella Legge di Bilancio 2017 per la lotta al dissesto idrogeologico e le bonifiche ambientali. A questi si aggiungono due stanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole, uno da 300 milioni per opere irrigue (dal Piano di sviluppo rurale nazionale) e uno da 295 milioni per bonifiche idrauliche, difesa da esondazioni, bacini di accumulo.

"Per gli impianti idrici in Italia sono disponibili 4,5 miliardi di euro all'anno di investimenti. Bisognerebbe arrivare ad 8 miliardi all'anno, e in 10-15 anni l'Italia diventerebbe un paese moderno dal punto di vista idrico". Lo ha detto Mauro Grassi, direttore di Italia Sicura (la struttura della Presidenza del Consiglio per il dissesto idrogeologico), intervenendo a Roma al convegno dell'Anbi. "Il problema in questo settore è la governance - ha aggiunto Grassi -. La pluralità dei soggetti coinvolti, Regioni, Comuni, ministeri, consorzi, aziende pubbliche, blocca gli interventi. Italia sicura ha introdotto una semplificazione: i presidenti delle Regioni sono stati nominati commissari per il dissesto idrogeologico e ogni loro atto in materia supera le conferenze dei servizi, dove un singolo soggetto poteva bloccare tutto. Poi lo Sblocca Italia ha inserito una norma che consente ai cantieri anti-dissesto di andare avanti anche in caso di ricorsi". Per Grassi però "occorre semplificare ancora le norme. Non è rendendo più complicate le procedure che si migliora la qualità delle prestazioni".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA