ROMA - "Il tema della siccità tornerà presto d'attualità, quest'anno soprattutto nelle regioni del Sud Italia, i cui principali invasi contengono attualmente circa 1500 milioni di metri cubi d'acqua; l'anno scorso, in questo periodo, erano 2.341 e nel 2010 addirittura più del doppio: 3.139!". Lo ha detto Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, l'Associazione Nazionale dei Consorzi di bacino, intervenendo a Grosseto ad un convegno su "Cambiamenti climatici e Territorio".
"Mentre si attendono, con una certa preoccupazione, gli ultimi eventi meteo di una stagione invernale, ricca di precipitazioni - ha proseguito Gargano - possiamo già affermare che l'acqua caduta non basterà a rimpinguare le scorte per la prossima stagione estiva perché, come al solito, la maggior parte della risorsa idrica garantita da piogge e nevi non viene trattenuta e termina, non utilizzata, in mare, con gravi danni, soprattutto per l'agricoltura".
"L'impegno di ANBI - ha detto il direttore - è anche quello di innalzare il livello di coinvolgimento delle Istituzioni, che spesso palesano scarsa sensibilità su questi temi, penalizzando peraltro l'occupazione, soprattutto al Sud." Gargano ha ribadito "la necessità di superare le lentezze burocratiche per avviare concretamente il Piano Nazionale Invasi, un cui primo finanziamento è già previsto nella Legge di Stabilità 2018. Il primo problema oggi non è la disponibilità di risorse economiche. E' che bisognerebbe spenderle in prevenzione, piuttosto che intervenire in emergenza".