"Io lego la mia presidenza all' approvazione da parte del Parlamento di una legge sull'acqua pubblica che difenda questo bene essenziale e faccia rispettare la volontà popolare espressa dagli italiani col referendum del 2011". Così il presidente della Camera Roberto Fico partecipando a Napoli a un convegno sull'acqua pubblica a sette anni dal referendum. "E' importante - ha spiegato Fico - non solo per tutelare l' acqua come bene di tutti ma anche per affermare un concetto culturale e cioè che sull'acqua pubblica non si può fare profitto". Al suo arrivo all' università Federico II di Napoli dove si tiene il convegno, Fico ha incontrato il padre comboniano Alex Zanotelli, storico esponente delle battaglie per l' acqua bene pubblico.
"A Roberto Fico, col quale siamo amici perché è cresciuto con noi - ha spiegato padre Alex Zanotelli - ho chiesto l'impegno per una legge che tuteli il voto referendario e la gestione pubblica dell'acqua. Lui ci ha invitati alla Camera con tutti i comitati. E' uno che ci crede davvero e so che ci darà una mano". "Dal referendum del 2011 ad oggi non si è mosso niente - ha sottolineato Sergio D'Angelo, presidente di Abc, la municipalizzata che eroga l'acqua a Napoli - e Napoli è l'unico capoluogo di regione dove si è fatto uno sforzo per avere una gestione dell'acqua pubblica. Altrove prevalgono le logiche del profitto. Va bene una legge che disciplini la materia referendaria, ma credo che sarebbe utile anche un nuovo articolo della Costituzione che sancisca l'inviolabilità di alcuni beni comuni". "Giusto porre all'ordine del giorno un tema sensibile come quello dell'acqua pubblica e la richiesta di un intervento legislativo per consentire agli enti di accentuare la gestione pubblica del bene" l'opinione del rettore della Federico II Gaetano Manfredi.