Il Consiglio dei ministri dell'ambiente Ue ha approvato una posizione comune sulla proposta di revisione della direttiva sull'acqua potabile, che aggiorna gli standard qualitativi e le regole per il monitoraggio dell'acqua da rubinetto, e prevede un giro di vite per alcuni contaminanti e disposizioni per migliorare l'accesso all'acqua. "L'Italia ha ottenuto un rafforzamento del testo sul diritto di accesso all'acqua, che è universale e irrinunciabile", ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Una stretta è prevista per le sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). "Nell'ambito di un limite accettabile a 0,1 microgrammi per litro i Pfas in generale - ha spiegato Costa - abbiamo chiesto che Pfos e Pfoa fossero praticamente zero". La revisione della direttiva sull'acqua potabile è conseguenza dell'iniziativa dei cittadini europei "Right2Water", la prima a sfociare in un processo legislativo Ue. L'Europarlamento ha adottato la sua posizione nell'autunno 2018, ma i tempi sono troppo stretti per iniziare il negoziato con il Consiglio prima delle elezioni europee, e la nuova direttiva vedrà la luce nella prossima legislatura.
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