L'Italia, con 428 litri per abitante al giorno, è prima nell'Ue per prelievo di acqua per uso potabile, ma l'erogazione giornaliera per uso potabile è di fatto quantificabile in 220 litri per abitante, a causa della dispersioni di rete. Poco meno della metà del volume di acqua prelevata alla fonte (47,9%) non raggiunge infatti gli utenti finali. Lo evidenzia l'Istat in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu e celebrata ogni anno il 22 marzo. Il volume di acqua complessivamente prelevato per uso potabile dalle fonti di approvvigionamento in Italia è di 9,49 miliardi di metri cubi nel 2015, pari a un volume giornaliero pro capite di 428 litri, il più alto nell'Unione europea.
L'erogazione giornaliera per uso potabile è quantificabile in 21 litri in meno rispetto al 2012. Nel 2018, precisa il report Istat, sono circa 24 milioni 800 mila (95,8% del totale) le famiglie che dichiarano di essere allacciate alla rete idrica comunale. E si dichiarano ''molto o abbastanza soddisfatte'' del servizio idrico più di 8 famiglie su dieci(ANSA).