"Il tema è molto delicato, credo che sia un passaggio all'indietro ricchissimo di rischi e incertezze". Così l'amministratore delegato di Hera, Stefano Venier ha replicato - a margine del convegno 'Acqua è Bologna' organizzato a Nomisma - a chi gli chiedeva un commento sulla ripubblicizzazione del settore idrico come previsto dalla proposta di 'Legge Daga', in discussione in Parlamento, che ne attribuisce la gestione agli enti locali revocando le attuali concessioni.
"Gestire il ciclo idrico integrato - ha spiegato - è un'attività a fortissima intensità di capitale, richiede competenze industriali e soprattutto una visione e una capacità di affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Pensiamo al tema dei cambiamenti climatici - ha proseguito - che incideranno in misura molto importante sulla disponibilità dell'acqua e sulla gestione intera del ciclo idrico. Una rinazionalizzazione scaricherebbe sulle spalle dei cittadini un debito di oltre 15 miliardi di euro, ma soprattutto - ha concluso l'ad della multiutility - anche quelli che sono gli oneri legati alla gestione di questo ciclo".