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Anbi, a nord la pioggia assicura riserve acqua fino a maggio

"Situazione torna nella media del periodo ma serve programmare"

Redazione ANSA ROMA

Le piogge di questi giorni "stanno riportando la situazione idrica delle regioni settentrionali dell'Italia verso la normalità del periodo" ma "le scorte accumulate sono sufficienti indicativamente fino a fine maggio".
    Lo afferma l'Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) indicando che in soli 3 giorni, il lago Maggiore è cresciuto di 17 centimetri, quello di Como di quasi 10 centimetri, quello d'Iseo è salito di 11 centimetri, il lago di Garda "è addirittura 23 centimetri sopra la media del periodo".
    Il presidente di Anbi Francesco Vincenzi indica la necessità di programmare: "Con i nostri progetti e la nostra sussidiarietà evitiamo di affidare il futuro dell'agricoltura italiana a sciamani e danze della pioggia", afferma con una battuta annunciando il via alla "corsa per l'apertura dei cantieri" previsti dal Piano Irriguo Nazionale e dal Piano Nazionale Invasi: "oltre 800 milioni di investimenti pubblici, che garantiscono almeno 4.000 posti di lavoro".
    Bene anche i fiumi, aggiunge l'Anbi, "con il Po, che ha abbandonato la fatidica quota minima dei 600 metri cubi al secondo a Pontelagoscuro per avvicinarsi molto alla media del periodo (mc/sec 1559) e l'Adige, che segna la seconda portata del più recente quinquennio a Boara Pisani (mc/sec 243.62).
    "Non dobbiamo illuderci" avverte Massimo Gargano, direttore generale dell'Anbi osservando che le scorte sono comunque limitate sino a fine maggio "quando non avremo i consueti apporti idrici dallo scioglimento delle nevi, quest'anno praticamente dimezzate. Questo, nonostante si stia trattenendo la maggior quantità possibile d'acqua nei laghi, nei bacini artificiali e perfino nei canali".
    I fiumi piemontesi (Dora Baltea, Tanaro Stura) sono tornati a regime, così come il Secchia in Emilia Romagna, mentre restano in sofferenza l'Enza e il Reno. Migliora anche la situazione del lago di Bracciano, da cui attinge l'acquedotto di Roma: +10 centimetri sul livello 2018.

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