E' sos per l'urbanizzazione nelle aree a rischio idrogeologico e sismico, che "rende necessario un cambio di rotta nella gestione dei fiumi". L'allarme è stato lanciato dal Wwf con il report "Liberiamo i fiumi", presentato nell'ambito di un incontro sul tema organizzato sempre dall'associazione nello spazio Italia del Parlamento Europeo, presenti rappresentanti del mondo politico e istituzionale.
"E' necessario - ha detto Andrea Agapito, responsabile Acque Wwf Italia - avviare quegli interventi di rinaturazione e riqualificazione fluviale fondamentali per restituire resilienza e funzionalità ecologica ai fiumi, già previsti ma che non vengono portati avanti. Sono questi i veri interventi urgenti di adattamento ai cambiamenti climatici che sono l'unica risposta che si può' dare rispetto a ciò che sta accadendo in questi giorni in Italia, da Venezia a Matera".
Nel report il Wwf ha presentato 5 proposte "per uscire dall'emergenza e ricostruire un rapporto sano con gli ecosistemi d'acqua dolce". Rendere operativo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici; rilanciare le autorità Distretto, che dovranno realizzare infrastrutture verdi e rinaturazione per ridurre il rischio idrogeologico; promuovere il ruolo delle "città metropolitane" come laboratori dell'adattamento ai cambiamenti climatici su area vasta; garantire necessarie risorse economiche per mitigazione rischio e il miglioramento dello stato ecologico dei corpi idrici; fermare il consumo del suolo: queste le 5 proposte del Wwf.
"Il report presentato oggi - ha detto la presidente del Wwf Donatella Bianchi - è un vero fiume in piena con osservazioni e dati. Speriamo che il governo li accolga perché la rinaturazione è l'unica strada possibile per la sicurezza di persone e ambiente".