(ANSA) - PADOVA, 05 GIU - Lunedì ricominciano le udienze del procedimento penale contro i presunti responsabili dell'inquinamento Pfas. e nel frattempo le società idriche individuate come soggetti attuatori per gestire i cantieri dell'emergenza (Acque Veronesi, Acquevenete, Viacqua e Acque del Chiampo) hanno proseguito nei loro interventi,. "Abbiamo gestito l'emergenza anche durante il Coronavirus, ora si proceda velocemente verso l'accertamento della verità", chiedeno i legali rappresentanti delle tre società.
La prossima udienza preliminare si terrà lunedì 8 giugno, intanto le società - hanno spiegato oggi i legali in una conferenza stampa on line - hanno continuato a lavorare sia sul fronte dei cantieri sia su quello della programmazione della strategia processuale da adottare. del professor Angelo Merlin avvocato di Acquevenete e Viacqua: "In questa vicenda - ha detto Angelo Merlin, avvocato di Acquevenete e Viacqua - il danno ambientale è di portata sistemica perché l'inquinamento ha generato ingenti perdite non solo all'impresa citata come responsabile civile, ma, come effetto domino, sull'intera economia danneggiando le società idriche, la Regione, lo Stato e soprattutto i cittadini che pagano le conseguenze attraverso la fiscalità generale". "il processo penale in corso - ha aggiunto - ha accertato i fatti fino al 2013, ma questa data non è un muro invalicabile, ci sono state condotte successive che fanno parte dell'inchiesta bis della procura di Vicenza. Attendiamo quindi che si arrivi al compimento della Fase 2 delle indagini che dovranno stabilire due punti: la verifica se le condotte di Miteni nel 2015 abbiano portato al reato di inquinamento per il mancato funzionamento della barriera; l'altro è l'accertamento del reato di omesso ripristino della situazione ambientale".
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