Nel Distretto del fiume Po c'è acqua a sufficienza per almeno 20 giorni grazie a un mese di giugno che si annovera tra i più piovosi degli ultimi decenni. È quanto emerge dal bollettino dell'Osservatorio permanente sulle crisi idriche, che però evidenzia alcune aree già in sofferenza. Secondo le stime, il 60% in più di piogge di giugno riesce a contenere la diminuzione delle portate, ma fra tre settimane la scorta potrebbe esaurirsi. La Romagna, il Delta e la parte alta delle Marche sono però ad un passo della soglia siccità.
A inizio mese la portata osservata a Pontelagoscuro (Ferrara) è risultata pari a 922 metri cubi di acqua al secondo, valore inferiore alle medie di periodo ma in aumento del 10% rispetto a un anno fa. Attualmente si è nella fase di esaurimento del picco, che terminerà entro i prossimi 7-8 giorni, riportando valori tipici del periodo.
"Ad oggi - sottolinea Meuccio Berselli, segretario generale del Distretto del Po - non sono pervenute dai partner istituzionali richieste specifiche di deroghe al deflusso minimo vitale in tutta l'area distrettuale, e questo è il segno tangibile di come le ultime precipitazioni abbiano allentato la morsa delle temperature leggermente sopra la media, andando a delineare un quadro in linea con le portate degli anni medi. Le situazioni più impegnative, anche se non ancora di emergenza, si riscontrano in Romagna, nel Delta e nella parte alta delle Marche, dove non è piovuto e le falde non compensano le mancanze. In questi luoghi l'attenzione deve essere ancora più alta. Ora il contesto va però monitorato giorno dopo giorno". (ANSA).