Dopo la sperimentazione con l'utilizzo del satellite, la multiutility Hera sta testando nel territorio di Bologna, prima in Italia, un nuovo sistema per la ricerca delle fughe idriche, basato sulla rilevazione della presenza d'acqua nel terreno attraverso i neutroni liberi, particelle provenienti dallo spazio, che vengono rallentate o assorbite dall'idrogeno presente nell'acqua.
In fase di sviluppo e sperimentazione, il sistema permette di controllare una quantità di rete considerevolmente maggiore rispetto a quelli 'tradizionali', perché può viaggiare con il mezzo mobile su cui viene montato. L'individuazione delle perdite con questa tecnologia permetterà di intervenire con maggiore tempestività e di recuperare quantitativi importanti di acqua, altrimenti dispersi. I test sono effettuati su vari segmenti di rete idrica a servizio del territorio bolognese, per un totale di 1.250 km, prelocalizzando le perdite tramite tecnologia cosmic rays, basata sul conteggio dei neutroni realizzato da Hera grazie alla partnership con la startup Cosmic, che ha messo a punto il sistema basato sulla rilevazione dei neutroni sviluppato dal team di Neptune Srl.
Il sistema ha conquistato il primo premio nella competizione dell'Agenzia spaziale europea dedicata alle imprese innovative, cui hanno partecipato 101 progetti, provenienti da tutti i Paesi aderenti all'Unione.