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Recovery: Forum Acqua, piano 38 mld per risorsa e territorio

Ripubblicizzazione servizio idrico e interventi reti e dissesto

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Un piano da almeno 38 miliardi da attuare nei prossimi 5 anni, da attuare tramite il Recovery Plan, per la tutela del territorio e della risorsa idrica. È l'alternativa proposta del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua "alla strategia di rilancio dei processi di privatizzazione contenuta nello stesso Recovery Plan".

Ripubblicizzazione del servizio idrico, da utilizzare entro il primo anno di intervento (2 miliardi); ristrutturazione delle reti idriche (7,5 miliardi, cui aggiungere ulteriori 2,5 mld di risorse provenienti dai soggetti gestori); riassetto idrogeologico e messa in sicurezza del territorio (26 mld, di cui il 50% provenienti dal Recovery Plan e il restante 50% da ulteriori fonte di entrata): queste le tre aree di intervento delineate dal Forum, che individua anche altre fonti di entrata.

Si tratta dell'applicazione più onerosa del principio 'chi inquina paga'; dell'aggiunta di una quota ad hoc del canone di concessione per il prelievo delle acque minerale e di sorgente destinate all'imbottigliamento; di un'eventuale patrimoniale; e, infine, dell'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD).

Secondo il Forum, la cosiddetta "riforma" del settore idrico contenuta nel Recovery Plan "si sostanzia in una vera e propria strategia di rilancio dei processi di privatizzazione che si incentra sull'allargamento del territorio di competenza di alcune grandi aziende multiservizio quotate in Borsa che gestiscono i fondamentali servizi pubblici a rete (acqua, rifiuti, luce e gas) assumendo un ruolo monopolistico in dimensioni territoriali significativamente ampie. Evidenziamo - conclude il Forum - come nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la cifra "reale" di investimenti aggiuntivi dedicati alla risorsa idrica e agli interventi per il riassetto idrogeologico pari a circa 4 mld di euro è del tutto insufficiente". (ANSA).

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