Gli uccelli, al contrario degli uomini, non ingrigiscono con il passare degli anni, ma mantengono un piumaggio vivido per tutta la vita. Questo perché i loro colori non hanno a che fare con i pigmenti come i nostri capelli, ma con la struttura delle piume, a un livello microscopico nell'ordine di nanometri. A svelare il segreto dei volatili sono i ricercatori dell'università di Sheffield, secondo cui in futuro,copiando gli uccelli, potremo avere vestiti che non sbiadiscono in lavatrice.
Gli esperti hanno analizzato le piume della ghiandaia con uno dei microscopi a raggi X più potenti al mondo: l'European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble (Francia). I colori della ghiandaia vanno dal bianco al celeste, all'azzurro intenso fino al nero. Una tale variazione cromatica, stando allo studio pubblicato su Nature Scientific Reports, dipende da cambiamenti nella nanostruttura delle piume che gli uccelli riescono a controllare in modo perfetto.
Questi cambiamenti variano le lunghezze d'onda della luce che gli uomini percepiscono come colore. La ghiandaia, come la maggior parte degli uccelli, esercita un controllo sui nanoforellini della struttura della cheratina, di cui le piume sono fatte. Forellini più grandi risultano nel colore bianco, mentre una struttura più piccola e compatta risulta nel colore blu. La scoperta potrebbe portare a creare colori per dipingere e tingere tessuti che non sbiadiscono col tempo.
"Possiamo iniziare a sviluppare - dicono i ricercatori - nuovi materiali con questo approccio nanostrutturale. Se la natura riesce a farlo sull'ala di un uccello anche noi dovremmo essere in grado di farlo, sinteticamente".