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Bracconaggio, in Sudafrica cala numero rinoceronti uccisi

Ambientalisti, tasso uccisioni doppio rispetto a tasso natalità

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - In Sudafrica diminuiscono per la prima volta, dopo anni in forte ascesa, i numeri del bracconaggio ai danni dei rinoceronti. Nel 2015, stando ai dati resi noti dal ministro dell'Ambiente del Paese africano, Edna Morewa, sono stati uccisi 1.175 esemplari, contro i 1.215 del 2014. Nel corso dell'anno sono stati arrestati 317 bracconieri, di cui 202 all'interno del parco nazionale di Kruger dove le uccisioni hanno colpito 826 esemplari, mentre ammontano a 188 le armi sequestrate.

"Sono lieta di annunciare che per la prima volta in un decennio il problema del bracconaggio si è stabilizzato", ha detto Malewa. "Senza le misure antibracconaggio messe in atto, la situazione sarebbe stata più grave, con molti più animali uccisi".

Per il Wwf i dati offrono "un po' di sollievo". Tuttavia "nei 17 anni precedenti l'escalation improvvisa del 2008 le uccisioni di rinoceronti interessavano 36 esemplari all'anno, quindi i numeri a cui assistiamo oggi sono inaccettabili", dice Heather Sohl dell'associazione ambientalista. Sebbene il bracconaggio si concentri in Sudafrica, i dati che provengono da Namibia e Zimbabwe suggeriscono che le reti criminali si stiano espandendo nella regione, prendendo di mira i rinoceronti in aree che prima erano considerate sicure".

Per gli ambientalisti di Traffic, il calo registrato in Sudafrica è stato vanificato dall'incremento in Namibia e Zimbabwe. "Per l'Africa nel suo complesso, questo è stato l'anno peggiore in termini di bracconaggio ai danni dei rinoceronti", dice Tom Milliken, secondo cui la perdita di oltre 800 esemplari nel parco di Kruger - pari a circa il 10% degli 8.400-9.300 rinoceronti bianchi che si stima siano rimasti nell'area protetta - è una cifra doppia rispetto al tasso naturale di riproduzione di questi animali. (ANSA).

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