"Insormontabili divergenze di carattere scientifico e tecnico" e non "ragioni personali": per questo Rachele Trevisi, l'ornitologa mantovana che doveva guidare alla migrazione un gruppo di ibis eremita, ha deciso di lasciare il progetto. "Sono venute meno le condizioni per me indispensabili per poter proseguire la collaborazione", spiega la ricercatrice all'ANSA.
"Non era mia intenzione che la mia decisione di lasciare il Waldrappteam fosse resa pubblica, e mi dispiace che questa notizia sia stata diffusa da terze parti", sottolinea. "Tengo a precisare che sono state proprio le mie competenze, derivanti da precedenti esperienze di lavoro sul campo e dai miei studi, a portarmi alla decisione di lasciare il gruppo. Lasciare il gruppo e gli ibis è stato difficile e doloroso, ma non è stato uno sconvolgente abbandono", precisa. "Seppure unilaterale, la mia decisione è stata presa dopo lunghe discussioni avute all'interno del gruppo".
Inoltre, aggiunge, Rachele, "la fusione dei due gruppi di 16 ibis ciascuno, seppure realizzata successivamente, è stata decisa prima che io manifestassi l'intenzione di lasciare il Waldrappteam. La mia scelta è quindi conseguente alla pianificazione della fusione e non il contrario come è stato lasciato intendere". I 16 pulcini allevati da Rachele e dalla partner Milena Klumb (anche lei ha lasciato il progetto), come comunicato nei giorni scorsi dal Waldrappteam, sono stati uniti a un altro gruppo di giovani ibis e si tenterà di far fare loro la migrazione insieme.
"La decisione di lasciare il gruppo è stata presa anche da altre persone con competenze professionali simili alle mie", conclude Rachele. Il progetto cui aveva preso parte è il "LIFE+ Reason for Hope", promosso dal Waldrappteam e di cui il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) è partner italiano.
L'obiettivo è "insegnare" agli ibis eremita la rotta migratoria per favorire il ripopolamento della specie in natura.