ROMA - Sono almeno 6 mila le lontre sequestrate in Asia negli ultimi 35 anni, ma questa cifra potrebbe essere solo la punta dell'iceberg del commercio illegale che riguarda questi animali ricercati per la loro pelliccia e più recentemente anche per il mercato degli animali domestici. La denuncia arriva da Traffic, organizzazione che monitora il commercio di fauna selvatica nel mondo.
Il rapporto, che interessa l'arco temporale 1980-2015, evidenzia la scarsa documentazione disponibile sulle confische di lontre e delle loro pelli nei Paesi asiatici.
Complessivamente risultano registrati 167 sequestri in 15 Paesi per un totale di circa 6 mila esemplari. La maggior parte dei casi (98%) è legata alla caccia di lontre per le loro pellicce in Cina, India e Nepal. Mentre i sequestri di pelli sono aumentati nel corso degli anni in termini di frequenza, sono diminuiti i quantitativi confiscati. Questo, sottolinea l'organizzazione, potrebbe essere dovuto o a un aumento del sommerso o - più preoccupante - a un declino delle popolazioni di lontra. Inoltre si registra un altro trend pericoloso: in Paesi come Indonesia, Thailandia, Malesia, Vietnam, le lontre cominciano a essere catturate anche per soddisfare la crescente richiesta come animali domestici. Non a caso a partire dal 2000 sono aumentati i sequestri di esemplari vivi.
Lo studio di Traffic si è concentrato su quattro specie di lontre asiatiche ed è stato presentato nel corso dell'International Otter Congress di Singapore.