Un gruppo di organizzazioni impegnate nella salvaguardia dell'elefante africano chiede di vietare totalmente il commercio di avorio ai leader mondiali che saranno presenti al CITES (la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione) dal 24 settembre, a Johannesburg, in Sud Africa, dove si vota sulla chiusura di tutti i mercati nazionali d'avorio in tutto il mondo. Solo 425.000 elefanti africani vivono oggi nel loro habitat e circa 33.000 sono massacrati ogni anno per prelevarne le zanne, uno ogni 15 minuti. Con i ritmi attuali, l'elefante africano potrebbe estinguersi nei prossimi 10 anni.
Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in un tweet osserva che "al CITES CoP 17 la mediazione è complessa ma l'Italia sa da che parte stare: no al commercio illegale di avorio, regole più severe sul mercato nazionale".
WildAid, Stop Ivory, Environmental Investigation Agency (EIA), ZSL (Zoological Society of London), Tusk e Global March for Elephants chiedono a tutti di "unirsi alla mandria" (#JoinTheHerd) su JoinTheHerd/cites per esprimere come voterebbero se avessero voce in capitolo.
Il gruppo ha commissionato un sondaggio su più di 7.000 cittadini europei - tra Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svezia - per sondare la percezione e la consapevolezza relative al commercio di avorio.
I risultati rivelano che la maggior parte degli intervistati (l'80%) condivide l'idea che comprare e vendere avorio nel loro Paese sia già illegale. In realtà, mentre il commercio internazionale di avorio è stato bandito dal 1989, molti mercati interni rimangono aperti, diversi dei quali in Europa. Questo nonostante una media dell'85% degli intervistati, senza differenze di genere, età, istruzione o classe sociale, sia contraria al commercio di avorio in ogni parte del mondo. Il sondaggio rivela risultati simili anche in altri importanti mercati, come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia.
"I risultati del nostro studio sono chiari: la gente vuole fermare il commercio dell'avorio - afferma Aisling Ryan, Global Strategist di Grey London per la campagna #JoinTheHerd -.
Qualsiasi governo o organo democratico che non sostenga questa richiesta viene meno al dovere di rappresentare i desideri della popolazione".