Centinaia di meduse giganti stanno invadendo le coste della Nuova Zelanda, probabilmente per effetto dell'aumento della temperatura dell'oceano. Questi "arrivi", secondo gli scienziati interpellati dal Guardian, sono destinati ad aumentare con possibili danni per la pesca locale.
Nell'ultimo mese, riporta il quotidiano britannico, le meduse si sono spaggiate lungo migliaia di chilometri di costa neozelandese, da Nelson a Sud a Whangarei a Nord. Tra le specie rilevate, spiega la biologa Lisa-ann Gershwin, la medusa criniera di leone e una sua stretta parente (Desmonema), che sono tra le più grandi al mondo. Diversi i fattori che possono aver contribuito a questa "esplosione della popolazione di meduse in questa stagione", spiega Gershwin, principalmente "il riscaldamento delle acque marine, che fornisce mari ricchi di nutrienti, e la mancanza di predatori naturali per le meduse più giovani a causa della pesca eccessiva".
Le punture delle meduse neozelandesi possono essere dolorose.
Ma, ha aggiunto la ricercatrice, ma non sono una minaccia per la vita dell'uomo. I principali problemi che possono causare sono per lo più sulle attività ittiche locali.