L'Italia è particolarmente ricca di biodiversità (soltanto la fauna italiana è stimata in oltre 58.000 specie). Una ricchezza che però è minacciata. Ad indicare una via di fuga ci pensa l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) che presenta, a Roma, le schede di tutte le specie e gli habitat italiani di interesse comunitario per seguirne lo stato e intervenire nel modo più efficace in modo da poter tutelare questa ricchezza con un monitoraggio dedicato. Si tratta di uno strumento operativo - spiega l'Ispra - per la redazione del quarto rapporto per il periodo 2013-2018.
Le schede
Complessivamente sono state prodotte 489 schede di monitoraggio; suddivise in specie animali, vegetali e habitat, che a loro volta contraddistinguono tre manuali tematici. Il volume dedicato alle specie animali contiene 151 schede, che descrivono sinteticamente tecniche e protocolli di monitoraggio per tutte le 215 specie animali di interesse comunitario presenti in Italia (62 invertebrati, 30 pesci d'acqua dolce, 71 anfibi e rettili e 52 mammiferi). Sono 118 le schede di monitoraggio per tutte le specie vegetali italiane di interesse comunitario (107 piante vascolari, 10 briofite, 1 lichene); la conservazione della diversità vegetale - viene spiegato - è una garanzia di salvaguardia degli equilibri ecosistemici nel futuro e della sopravvivenza di batteri, funghi, animali e dell'uomo. Il volume sugli habitat contiene 124 schede, che descrivono tecniche e protocolli di monitoraggio per tutti i tipi di habitat naturali di interesse comunitario presenti in Italia (21 Habitat costieri e dune, 15 Habitat d'acqua dolce, 16 Arbusteti e macchie, 15 Formazioni erbose, 8 Torbiere e paludi, 10 Habitat rocciosi, 39 Habitat forestali).