Non solo gli squali, nel Mediterraneo "soffrono" anche i cavallucci marini. Per la prima volta 14 specie di cavallucci marini, pesci ago e pesci trombetta nativi del Mare Nostrum sono sotto valutazione per la Lista rossa delle specie minacciate da estinzione. Lo afferma l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) che documenta i primi segni di declino.
La famiglia dei "Syngnathidae" - di cui appunto fanno parte i cavallucci marini - sono un raro caso in natura dove a 'partorire' sono i maschi. Secondo lo Iucn circa il 15% delle specie del Mediterraneo è classificata come "quasi minacciate" da scomparsa. Il che significa che se i trend di declino fossero confermati questi curiosi abitanti del mare potrebbero rischiare seriamente l'estinzione. Su oltre la metà di loro non ci sono nemmeno dati sufficienti per poter stimare il loro rischio attuale. Negli ultimi decenni, scrive lo Iucn, sono calate del 20-30% le popolazioni di due cavallucci marini già minacciati e protetti, l'Hippocampus guttulatus e l'Hippocampus hippocampus.
Le minacce principali alla loro sopravvivenza sono la perdita o il degrado del loro habitat causati dallo sviluppo costiero e dalla pesca, in particolare quella a strascico. Spesso i cavallucci marini finiscono erroneamente nelle reti dei pescatori e poi vengono catturati per essere venduti ad acquari o per essere utilizzati nella medicina tradizionale. Le regole di protezione esistenti, aggiunge lo Iucn, "non sono sufficienti" a contrastare questo tipo di problemi.