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Le strade minacciano la sopravvivenza dei carnivori

Esperti,frammentazione habitat e auto sono pericolo sottostimato

Redazione ANSA ROMA

Le strade che frammentano la natura, riducendo l'estensione degli habitat, rappresentano una minaccia alla sopravvivenza di grandi predatori, mentre le automobili sono un pericolo per gli animali più piccoli, che possono essere investiti. Lo afferma un team di ricercatori tedeschi e portoghesi nel primo studio globale dedicato agli effetti delle strade sui carnivori.

Gli studiosi hanno preso in esame 232 specie di carnivori sulle 270 esistenti nel mondo. Tra queste hanno individuato le 17 specie che risentono più pesantemente della presenza di strade. Si va dall'orso bruno e l'orso nero americano al puma e alla faina, quest'ultima particolarmente esposta al passaggio delle auto. Oltre la metà delle specie non figura tra quelle a rischio secondo l'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), osservano gli esperti, secondo cui è stato finora sottovalutato l'impatto negativo delle strade.

A rischiare è ad esempio la lince iberica, presente solo in Spagna e in Portogallo in poche centinaia di esemplari: per gli scienziati potrebbe scomparire dalla faccia della Terra tra 114 anni. E va molto peggio al tasso e alla martora giapponesi: non sono considerati a rischio, ma potrebbero estinguersi nell'arco di 9 e 17 anni rispettivamente, proprio a causa delle strade.

Nella ricerca gli esperti hanno analizzato diversi aspetti, dal tasso di mortalità naturale alla proliferazione, alle abitudini di movimento, quindi hanno calcolato la massima densità di strade con cui le specie possono convivere e la superficie minima di habitat ininterrotto di cui gli animali hanno bisogno per mantenere una popolazione sana. Infine hanno comparato questi dati con le reti stradali esistenti.

"I nostri risultati mostrano che il Nord America e l'Asia sono le regioni con il più alto numero di specie negativamente influenzate dalle strade - spiegano i ricercatori - seguite dal Sud America e dall'Europa". (ANSA).

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