Sono almeno 70.000 i gatti che ogni anno vengono avvelenati e spesso uccisi con i bocconi avvelenati. A lanciare l'allarme l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) che nella giornata nazionale del gatto che si celebra oggi, 17 febbraio, chiede maggiore rigore nell'applicazione delle leggi.
Particolarmente colpite le regioni del sud Italia con punte altissime di gatti avvelenati ed uccisi in Puglia, Sicilia e Calabria. Dal fenomeno non sono immuni però tutte le altre regioni sia del mezzogiorno che del centro e, anche se in misura minore, del nord Italia.
"Purtroppo parliamo solo dei casi che sono stati resi noti dalla stampa e dalle gattare - afferma Lorenzo Croce presidente di AIDAA - ma in un paese dove ci sono 7 milioni di gatti di cui almeno un milione e mezzo nelle colonie feline appare evidente che il problema è più ampio rispetto ai dati in nostro possesso.
L'ultimo caso in ordine di tempo è quello della colonia di Palermo dove sono stati rinvenuti piatti con cibo avvelenato, cosi non è possibile andare avanti, va bene la giornata del gatto ma chiediamo maggiore rigore nell'applicazione delle leggi".