TRENTO - Dopo il primo successo ottenuto il mese scorso con il sequenziamento sul campo di una rana affine alla specie Amietia delalandi (un anfibio diffuso in alcune zone dell'Africa orientale) per il 96%, i ricercatori di Kabobo Expedition - spedizione di esplorazione biologica organizzata dal Muse di Trento in collaborazione con Università di Verona e Wildlife Conservation Society - hanno sequenziato altri sei organismi viventi. Si tratta di due rettili, due anfibi e due mammiferi, un pangolino e una piccola antilope di foresta.
Massimo Delledonne, dell'Università di Verona e Anita Rodriguez Prieto, ricercatrice del Muse, hanno estratto, purificato e amplificato il Dna degli animali nel laboratorio da campo attrezzato nella foresta di Kabobo, nel Congo. "La tecnologia utilizzata in questa spedizione - spiega Delledonne - ci ha permesso per la prima volta di caratterizzare le basi genetiche di specie selvatiche direttamente sul campo, in un momento in cui la scienza è sempre più dipendente da internet".