Il fungo killer dei pipistrelli amplia il suo raggio d'azione: è stato scoperto per la prima volta anche in Texas e, in aggiunta, ha colpito due nuove specie di chirotteri. Lo annunciano gli scienziati del Centro americano per la diversità biologica che temono anche in Texas un "disastro biologico" ed economico.
Il fungo, che negli ultimi dieci anni ha falcidiato le popolazioni di pipistrelli in Nord America, provoca una malattia mortale per i chirotteri: la sindrome del naso bianco. Il fungo cresce sul naso dei pipistrelli, portandoli alla morte, durante il letargo invernale nei siti di ibernazione. In Usa e Canada ha già ucciso almeno 6,7 milioni di pipistrelli dal 2006. Oltre al danno biologico e ambientale i risvolti sono pesanti anche per l'economia: i pipistrelli sono fondamentali per il controllo di parassiti, perché si nutrono principalmente di insetti, compresi quelli che attaccano colture e legno.
"La scoperta del fungo in Texas è un disastro biologico e potenzialmente anche economico", spiega Mollie Matteson, scienziata senior del Centro per la diversità biologica. Il Texas, aggiunge, rischia di perdere anche "un servizio 'gratis' di controllo dei parassiti svolto da migliaia di pipistrelli".
Il loro valore per l'agricoltura viene stimato in 22 miliardi di dollari all'anno. Inoltre il guano dei pipistrelli è essenziale per la sopravvivenza di altri rari organismi delle grotte, anche salamandre e pesci.
In Texas per ora è stato rilevato il fungo, non ancora la sindrome. Prima che la malattia si manifesti servono in genere 2-3 anni. La sindrome del naso bianco si è manifestata la scorsa settimana nello Stato del Nebraska e l'anno scorso per la prima volta nella costa occidentale degli Usa, nello Stato di Washington.